Grappa, non solo a fine pasto !

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Grappa, non solo a fine pasto !

Il Consorzio Nazionale Grappa ha ottenuto il riconoscimento ministeriale del MASAF (decreto del 17 ottobre 2025), che consolida la grappa tra le eccellenze agroalimentari italiane e apre la strada a nuove opportunità di innovazione e internazionalizzazione per l’unico distillato 100% italiano nel mondo.

In un mercato globale sempre più competitivo, l’Italia sceglie di tutelare una delle sue espressioni più autentiche e di rilanciarla come ambasciatrice del saper fare italiano nel mondo. Poiché la grappa non è solamente un distillato, ma è una storia di recupero e ingegno, esempio di economia circolare e di tradizione artigianale. 

La grappa non è un superalcolico neutro e, a differenza di altri distillati, viene solitamente apprezzata da sola, nel giusto bicchiere e priva di ghiaccio (il freddo nasconde i veri aromi del distillato). Ma ormai le abitudini stanno cambiando.

Come per il vino, anche la grappa, da sempre associata al solo ruolo di digestivo, ha i suoi abbinamenti, che devono essere scelti con cura. La regola fondamentale è che i sentori della grappa non vengano mai sovrastati. Gli abbinamenti prediletti devono essere dolci o avere una consistenza leggermente grassa. La nota alcolica della grappa, infatti, tende a fondersi bene con cibi succulenti e a pulire la bocca per un nuovo assaggio.

La grappa è un distillato versatile che, anche se per alcuni potrebbe sembrare piuttosto insolito, si abbina a una varietà di cibi a seconda della sua tipologia. Le grappe giovani, caratterizzate da note fresche e fruttate, sono ideali con antipasti e primi piatti, frutta fresca (pesche, pere, ananas, frutti di bosco), formaggi freschi o a pasta molle (Brie, Camembert), dessert (panna cotta o crostate di frutta), e cioccolato bianco o al latte.

Le grappe aromatiche, invece, offrono un bouquet di profumi intensi e si accompagnano bene con cioccolato bianco o al latte, dolci a base di frutta o con un tocco agrumato, gelato artigianale (anche versandone qualche goccia sopra). 

La grappa invecchiata o barricata, tannica e più complessa, con note tostate, di vaniglia e frutta secca, richiede abbinamenti più strutturati come cioccolato fondente con un’alta percentuale di cacao, frutta secca, panettone, formaggi stagionati e saporiti (Parmigiano Reggiano, Pecorino, Castelmagno), piatti ricchi o carni brasate (guancia di manzo brasata all’Amarone), e sigari, per un abbinamento classico post-cena. 

Ma la grappa ha anche altri usi e abbinamenti. In Veneto c’è il rituale del “Rasentin”, che consiste nel versare un goccio di grappa nella tazza del caffè espresso, dopo averlo bevuto, per raccogliere gli aromi residui. In cucina la grappa può essere utilizzata come ingrediente per sfumare risotti, preparare marinate per carni o inserita nell’impasto di dolci tradizionali, ma anche per conservare le marmellate e la frutta. Alcuni chef propongono anche abbinamenti di grappa durante l’intero pasto, dall’aperitivo al dolce, dimostrando la sua grande versatilità. 

È in corso, inoltre, una piccola rivoluzione nel mondo della grappa. Negli ultimi anni, infatti, è iniziata una nuova era di sperimentazione grazie a tanti bartender che hanno scoperto la versatilità della grappa nella realizzazione di cocktail, nonostante la sua alta gradazione alcolica e la sua connotazione aromatica. La svolta nel 2020, quando il Ve.n.to. (grappa, sciroppo di miele, succo di limone fresco, e liquore alla camomilla) viene riconosciuto dall’IBA (International Bartenders Association) come primo cocktail ufficiale a base di grappa.

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Andrea Sansoni

Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Siena, ho conseguito un Master in Critica Enogastronomica con IFA (Italian Food Academy), e sto completando la Laurea Magistrale in Editoria e Giornalismo all’Università degli Studi di Verona. Sommelier AIS e collaboratore nella ristorazione, mi occupo di comunicazione e consulenza relativa al settore food&wine e frequento fiere di settore alla scoperta di prodotti e produttori. Inoltre, collaboro come redattore al blog enogastronomico Bacche di Ginepro.

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Commenti

  1. A parte il fatto che l'argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere…