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Il Personaggio – Arcangelo Gaspari
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Il Personaggio – Arcangelo Gaspari
L’Arcangelo dei mosaici
Racconta bellissime storie della sua montagna, la Lessinia
“Paesaggi, figure e nature morte si susseguono uniti da un unico ideale filo conduttore; quel suo modo di render plasticamente la realtà, questi suoi quadri-scultura, il suo modo di esprimersi quindi, lo catalogherà tra i “naifs” tra quella schiera di pittori “semplici” ma semplici solo in appartenenza, avvalendosi l’artista di una finezza narrativa ad esaltare l’espressione”, ha scritto il critico d’arte ed esperto dell’arte religiosa lessinica, Carlo Caporal, nella presentazione del catalogo “Storie di Pietra” di Arcangelo Gaspari, il mosaicista che racconta, con le sue opere realizzate con tessere naturali o preparate, le storie della terra natia, la Lessinia, sua sorgente di ispirazione.

“Ho iniziato a 36 anni – racconta -. Dopo la chiusura del caseificio di famiglia, rimasto senza lavoro, ho iniziato ad insegnare alla scuola elementare. Avendo diverso tempo libero al pomeriggio e, in modo particolare, d’estate decisi di dedicarmi alla mia passione, la pittura. Ma i materiali da utilizzare erano troppo costosi e non potevo permettermi di acquistarli. Decisi così di cimentarmi con qualcosa di più economico”. Inizia a fare i primi mosaici con le piastrelle ed i battiscopa perché sottili e dello stesso spessore. Strada facendo si rende conto che la pietra naturale ed il marmo sono migliori, hanno dei colori bellissimi, naturali. Ma per questi materiali serve un macchinario usato dai piastrellisti per tagliarli e levigarli. L’artista lo trova in una fiera a Verona. “Inizialmente mi procuravo questi elementi da amici che avevano una segheria in Valpantena, successivamente cercandoli nei boschi e nelle cave abbandonate”.
Nel ’90 inizia timidamente a presentare le sue creazioni in piccole esposizioni, che arriveranno con il tempo a varcare i confini delle sue terre per spingersi oltre la provincia veronese, oltre la regione per approdare in varie città italiane e oltre confine. Il buon esito riscontrato lo entusiasma spingendolo ad andare avanti nella realizzazione di tanti mosaici, pezzi unici ed originali, realizzati con la fermezza e la perseveranza del montanaro, attraverso i quali rappresenta nature morte cariche di vita nonostante la definizione, gli animali che ama, scorci di contrade “ben più abitate da quando ho iniziato a rappresentarle, partendo da un punto di vista architettonico. La vista di un capitello in una contrada, di una costruzione con arcate, volti, tetti sporgenti mi hanno sempre entusiasmato, spingendomi a rappresentarli nei miei mosaici per far vedere quella che era la vita di un passato non troppo lontano. Ho vissuto il passaggio dalla cultura agro-pastorale all’industriale dove molti giovani sono emigrati, si sono trasferiti per motivi di lavoro lasciando le proprie terre. Io soffro nel vedere le contrade abbandonate”.

Arcangelo è originario di una frazione di Roverè, terra dei Cimbri, dove abita. “Mi sento cimbro appartenente ad una popolazione che nel suo complesso è dedita all’impegno, all’interesse, al darsi da fare, creare qualcosa di originale, che non si lascia trasportare dagli eventi come sta succedendo ai giorni nostri. Non bisogna perdere le proprie origini bensì trasmetterle, per quanto possibile”.
Di passaggio da Velo, in un caldo pomeriggio d’estate, parcheggiando l’auto, ho notato l’indicazione della mostra nella sala polifunzionale adiacente. Qui ho incontrato Arcangelo. Persona squisita con la quale sono subito entrato in empatia. Mi ha raccontato l’inizio della sua storia artistica iniziata da autodidatta con la naturalezza e l’entusiasmo di un giovane proiettato verso un futuro tutto da raccontare. Cariche di significati le sue opere ammirate da altri visitatori presenti desiderosi di conoscere i messaggi trasmessi dal mosaicista, tra i quali il dialogo e la pace.

Concludo con un suo pensiero/poesia pubblicato sul catalogo:
“I ponti uniscono…”
Invece
avidi ariani del nord
strangolano il terzo mondo…
le monoteiste fomentano
guerre sante…
Le bombe, anche quelle “intelligenti”…
seminano morte, distruzione
raccogliendo odio…vendetta…
tutto in nome del … progresso!!!
Si portano democrazia,
libertà e civiltà
con carri armati
e bicinquantadue?
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Direttore Claudio Gasparini
Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.
Carissimo Claudio non mi sbagliavo a dichiarare che la Tua presentazione era eccellente, di grande levatura culturale….Mi pregio di averTi tra i miei convinti sostenitori … Spero di rivederti ancora per ringraziarTi della Tua disponibilità… Un forte abbraccio a presto…….ciao
Buon pomeriggio Arcangelo, è stato un piacere raccontare la storia di un artista alla ricerca del bello e del profondo da trasmettere ai visitatori.
Continua così, quando esporrai fammelo sapere, cercherò di pubblicizzare le tue iniziative. Al prossimo incontro con estremo piacere. Un abbraccio a te, arrivederci a presto, ciao Claudio