L’ANED VERONA E IL COMUNE DI VERONA A MAUTHAUSEN

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L’ANED VERONA E IL COMUNE DI VERONA A MAUTHAUSEN

PER L’80° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DEL CAMPO 

Con la partecipazione della Consulta provinciale degli studenti e del Consiglio degli studenti dell’Università di Verona

Una delegazione dell’ANED di Verona e del Comune di Verona ha preso parte, nei giorni scorsi, alle commemorazioni per l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen, uno dei luoghi simbolo dell’orrore nazifascista. Alla delegazione hanno partecipato rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti, del Consiglio degli studenti dell’Università di Verona, oltre al gonfalone della Città di Verona, decorata con medaglia d’oro al valor militare.

Il viaggio ha rappresentato un itinerario di memoria profonda e condivisa, attraversando alcuni tra i più tragici sottocampi del sistema concentrazionario di Mauthausen: Ebensee, il castello di Hartheim e Gusen, luoghi nei quali migliaia di deportati italiani furono ridotti in schiavitù, torturati e sterminati.

La cerimonia conclusiva si è svolta questa mattina, con la più grande commemorazione europea della liberazione dei campi, alla quale hanno preso parte delegazioni ufficiali di 54 Paesi. Presenti anche le associazioni dei sopravvissuti e dei deportati di Francia, Polonia, Spagna (con gli esuli della guerra civile), Jugoslavia e Italia.

In rappresentanza del Comune di Verona, l’Assessore alle Politiche giovanili e alla Memoria storica Jacopo Buffolo ha preso la parola al monumento dedicato agli italiani caduti, affiancato dall’Ambasciatore italiano in Austria, Giovanni Pugliese, dalla Presidente nazionale di ANED, Dario Venegoni, e dalla Sindaca di Firenze, Sara Funaro.

“In questi luoghi non veniamo per cercare risposte sul perché di tanta violenza e odio – ha dichiarato Buffolo – ma per porci delle domande. La memoria, se vuole essere viva e attiva, deve renderci attenti e vigili sull’oggi. Come ricordava Umberto Eco, il fascismo non tornerà con le camicie nere e i campi di concentramento, ma proprio per questo non possiamo lasciare spazio all’indifferenza di fronte alle ingiustizie e ai crimini del nostro tempo. Essere nuovi partigiani significa saper riconoscere questi segnali e non voltarsi mai dall’altra parte.”

A nome delle nuove generazioni, hanno preso parte al viaggio anche rappresentanti delle scuole superiori e dell’università, che nei prossimi mesi porteranno nelle rispettive comunità scolastiche e accademiche le riflessioni e le emozioni maturate in questi giorni.

“Come studenti e studentesse dell’Università, riteniamo fondamentale essere qui a Mauthausen in questo importante anniversario. – ha esorditoIrene Lupi, presidente del Consiglio studentesco dell’Università di Verona – Grazie all’ANED e al Comune di Verona abbiamo potuto avvicinarci maggiormente all’enormità di una tragedia che ha segnato l’umanità. Ciò che è accaduto non è solo storia: deve essere un monito contro l’indifferenza e le ingiustizie di oggi. In tempi segnati da guerre e dall’avanzata delle estreme destre, infatti, ricordare è un atto politico e di responsabilità collettiva.

Come giovani in formazione, è nostro compito raccogliere l’eredità di chi ha lottato per la libertà: è nel dialogo tra generazioni che la memoria si rinnova e si trasforma in impegno concreto.”

Eugenio Iafrate, vicepresidente di ANED Verona, ha voluto sottolineare l’importanza storica e civile della cerimonia: “Oggi abbiamo partecipato alla più grande manifestazione antifascista d’Europa, ricordando la memoria dei caduti e dei sopravvissuti che ci hanno consegnato la possibilità di vivere in libertà e con una Costituzione democratica. Nel ricordo dei caduti va rammentato a tutti – e ai giovani in particolare, che hanno nelle mani il nostro futuro – che l’ANED è un’associazione di estrema vitalità. La memoria non è solo un esercizio del passato, ma una responsabilità che ci impegna nel presente.”

La presenza della delegazione veronese, insieme alla corona di alloro deposta in onore dei caduti italiani, ha rappresentato un segno forte dell’impegno della città nel custodire e trasmettere la memoria, non come un esercizio del passato, ma come un atto di responsabilità verso il presente e il futuro.

Foto in alto: L’assessore Buffolo durante la cerimonia.

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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