Mostra “Passato Futuro”

  • Home
  • Mostra “Passato Futuro”

Mostra “Passato Futuro”

I linguaggi della tradizione interpretano il cambiamento

Espongono le artiste Laura Facchinelli e Maria Angela Fiorasi

Verona – Sala Pighi in Piazza San Nicolò

Le artiste

Laura Facchinelli

Laura Facchinelli, veneziana, ha sempre avuto tre grandi passioni: arte, scrittura e pittura. Dopo aver frequentato per un anno l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova si è laureata in lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sempre nel capoluogo della regione Veneto ha frequentato i corsi della Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti. Giornalista freelance ha collaborato con quotidiani e riviste specializzate sui temi della cultura e delle mostre d’arte in particolare.

Dipinge da sempre e fin dagli anni della formazione si ispira alle atmosfere della pittura metafisica come chiave di interpretazione dei paesaggi e degli spazi urbani.

Si propone di sintetizzare in questa mostra i suoi motivi ispiratori. Il primo, da lei stessa definito, Lo sguardo attorno, ovvero i momenti in cui si propone di rappresentare il reale così com’è.

L’osservazione ravvicinata di alcuni elementi della natura che appaiono interessanti nella loro complessità rappresenta il secondo motivo ispiratore, Le sensazioni che prova, da sempre molto intense.

Infine Le tensioni astratte.  “Da tempo, mi piace trasfigurare certi massi di pietra levigati dalle piogge e dal vento esaltandone rotondità e contrasti e svincolandoli dal loro contesto naturale. Collocate sullo sfondo di un colore compatto, quelle forme appaiono come invenzioni, presenze non reali, astratte. Se poi si stagliano su uno sfondo dorato, si caricano di simbologie che possono richiamare le sacre rappresentazioni trecentesche. E dunque le forme reali si traducono in scenografi e irreali, magiche, a volte molto coinvolgenti”.

“Con le mie opere – sintetizza Laura Facchinelli – cerco di dimostrare che le tecniche tradizionali, e in particolare la pittura ad olio su tela, costituiscono un linguaggio fondamentale, capace di rappresentare anche il nostro mondo di oggi in rapida evoluzione”.

Maria Angela Fiorasi

Maria Angela Fiorasi è nata e vive a Verona. Dopo la laurea in Pedagogia presso l’Università di Verona ha applicato gli studi teorici lavorando come insegnante di sostegno nella Scuola Media.

Da sempre ha la passione per l’arte alla quale si è dedicata partecipando a diversi corsi di perfezionamento soprattutto sulla lavorazione della ceramica e del bronzo tramite la fusione a cera persa. Il suo primo approccio alla scultura avviene nell’ambito delle arti ceramiche da dove estende la sua creatività anche ad altri materiali come argento, bronzo, peltro e ceramica con la lavorazione Raku. Plasmare la creta con le mani è per la scultrice sempre una grande emozione. I soggetti spaziano dalla figura umana ai personaggi del mito dell’arte sacra. Tratti identitari del suo stile sono le scansioni ovoidali e avvolgenti, che evidenziano il nucleo dell’opera tramite la convergenza delle linee verso il centro, a significare una tensione verso l’ascolto, una ricerca di comunicazione profonda. Significa-tivi, e non solo sul piano della resa estetica, i riflessi metallici e ossidati, che illuminano e bilanciano la forza dei soggetti.

“In questa mostra che si muove tra passato e futuro – sottolinea Maria Angela Fiorasi – cerco, tramite le mie opere, di costruire un ponte fra due realtà apparentemente agli antipodi, ma che sono in realtà accostabili e che, spesso, interagiscono in maniera intricata e sorprendente. La materia solida mi consente di esprimere la mia visione del mondo, che, in maniera profondamente umana, si basa sull’emozione: essa trovo che appartenga al passato quanto al futuro, che rimanga attuale e fondamentale in qualsiasi contesto. In una narrazione per simboli per me carichi di significato, spero che le mie opere, seppur con le loro specifiche connotazioni, riescano in qualche modo ad astrarsi dal tempo e a rimanere sempre parlanti”.

Alcune opere delle artiste

Di Laura Facchinelli

Al di là del ponte – olio su tela
E la vita continua – olio su tela
Sul mare di Tenerife – tecnica mista su tela

Al di là del ponte: rappresenta un ponte di Venezia visto un po’ dal basso per dare l’idea che al di là ci può essere un qualcosa che non vedo, un’aura metafisica che è la mia impronta di base. E’ un dipinto realistico ma, con delle emozioni.

E la vita continua: è un grande albero del quale mi sono innamorata perché è grandioso, è molto antico, ha due, trecento anni probabilmente, da qui il titolo; la sua vita va molto al di là della mia e di quelli che sono venuti prima di me. Mi piace rivivere queste forme come se fossero dei corpi umani, trasformando la cornice dura, secca in parti morbide, tiepide come se fossero corpi. E’ una trasformazione che ho fatto in passato anche per le montagne.

Sul mare di Tenerife: sono delle rocce lungo il mare di Tenerife, in origine quasi nere, le ho trasformate, come ho fatto per gli alberi ma con un significato diverso, in modo che fossero delle forme quasi tiepide, calde, accoglienti. Ho messo in evidenza le fessurazioni, le zone d’ombra che rimangono dei momenti un pochino segreti, oscuri e soprattutto ho decontestualizzato questo paesaggio mettendoci un fondo dorato; non è più il mare ma diventa quasi un’astrazione. E’ un astratto che nasce dall’osservazione delle forme reali.

Di Maria Angela Fiorasi

Tersicore la magia della danza – bronzo a cera persa
Busto di donna – ceramica raku
Concentrazione – creta refrattaria

Tersicore la magia della danza: rappresenta la figura di una ballerina molto stilizzata con il nastro di quando c’è il movimento della danza utilizzando il materiale in bronzo che si utilizzava nel passato e anche nel presente. Siamo di fronte ad una figura non precisa ma molto stilizzata. E’ un figurativo che si proietta nel futuro. Quello che dà il movimento è questo cerchio, questo nastro ma non rimane il particolare della danzatrice.

Busto di donna: è un momento di serenità della donna, di rilassamento contenuto, pulito. C’è la presenza della donna forte, reale che dice ci sono, ho due belle spalle.

Concentrazione: è la figura nel suo momento più critico, nel momento più difficile. E’ una tuffatrice e deve decidere cosa deve fare. Ho voluto rappresentare questo effetto con la creta refrattaria così bianca che ben rappresenta l’introspezione dei sentimenti dell’atleta nel momento critico prima della gara.

Si potrà visitare la mostra a Verona in Sala Pighi – Piazza San Nicolò – fino a mercoledì 15 ottobre.

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18

Ingresso libero

  • Share

Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cav. Claudio Gasparini

DIRETTORE

Collaboratori

Claudia Farina

Cultura

Dott. essa Silvia Stefanini

In Salute

Stefano Valdegamberi

Turismo Lessinia

Maurizio Marogna

Turismo Baldo

Franco Visentini

Hobby&Arte

Paolo Forgia

Enogastronomia

Andrea Sansoni

Enogastronomia

Gerardo Decaro

Finanza

Dalia Arablu

Rivoluzione Eco Chic

Alessandro Scandola

Varie

Erika Silvestri

Psiconutrizione

Commenti

  1. A parte il fatto che l'argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere…