Ordine al Merito di Savoia

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Ordine al Merito di Savoia

Real Casa di Savoia

Status: attivo

Gran maestro: S.A.R. il principe reale Emanuele Filiberto di Savoia, duca di Savoia e principe di Venezia – Emanuele Filiberto, re titolare d’Italia (n. 1972).

○ S.A.R. il principe Amedeo, duca d’Aosta (1943–2021), e successivamente suo figlio, S.A.R. il principe Aimone, duca d’Aosta (n. 1967), ne hanno contestato la legittimità a partire dal 7 luglio 2006.

Competenza/autorizzazione: nessuna – non autorizzabile in Italia ai sensi della legge 178/1951

L’Ordine al Merito di Savoia (talvolta menzionato come Ordine al Merito Civile di Savoia) è stato istituito da S.A.R. il principe Vittorio Emanuele, duca di Savoia e principe di Napoli, il 23 gennaio 1988, per premiare particolari benemerenze acquisite in favore della Real Casa di Savoia, da parte sia di cittadini italiani sia di stranieri.

Secondo gli statuti del 22 giugno 2024, è suddiviso in cinque classi: cavaliere di gran croce, grande ufficiale, commendatore, ufficiale e cavaliere; dama di gran croce, dama grande ufficiale, dama di commenda, dama ufficiale e dama.

Le insegne dell’Ordine sono costituite da una croce piana smaltata di bianco, recante al centro, sul diritto, uno scudetto rotondo smaltato di azzurro, con le iniziali VE del fondatore in lettere maiuscole d’oro; sul rovescio, il medesimo scudetto reca la scritta, sempre in lettere maiuscole d’oro su quattro righe: AL / MERITO / DI SAVOIA / 1988.

Il nastro dell’Ordine è interzato in palo d’azzurro, di bianco e d’azzurro.

La Croce al merito di Savoia, ossia la medaglia concessa per segnalate benemerenze, è rappresentata dalla stessa insegna dell’Ordine, coniata nel metallo corrispondente alla classe di appartenenza: croce d’oro, croce d’argento e croce di bronzo. Il nastro è quello dell’Ordine.

Placca di gran croce dell’Ordine al Merito di Savoia (Roma, Barbiconi). Sopra: insegne di ufficiale dell’Ordine, con miniatura e rosetta (Roma, Barbiconi)

A tal riguardo, è opportuno precisare che tale istituzione — un Ordine al merito di creazione relativamente recente, istituito dal principe Vittorio Emanuele nel 1988 — secondo la dottrina prevalente non può essere considerata un Ordine cavalleresco a pieno titolo, essendo Sua Altezza Reale impossibilitato a creare nuove istituzioni cavalleresche.

Nel 2007, la Commissione di studio e di aggiornamento sulle onorificenze e benemerenze della Repubblica — organo consultivo istituito a livello governativo — fu interpellata dal Ministero degli Affari Esteri in seguito a un’istanza presentata da un sottufficiale della Guardia di Finanza, che chiedeva l’autorizzazione all’uso delle insegne dell’Ordine al Merito di Savoia. La Commissione espresse un parere non favorevole.

Nel successivo documento redatto dall’Ufficio II del Cerimoniale Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, in risposta all’istanza del sottufficiale, si legge: “L’Ordine al Merito di Savoia, benché nelle intenzioni del suo fondatore sia stato creato ‘in seno all’Ordine Civile di Savoia’, costituisce in realtà una nuova e separata onorificenza, fondata da Vittorio Emanuele nel 1988, quando la sua famiglia aveva perduto molte delle prerogative sovrane […] salvo quelle attinenti alla titolarità del Magistero degli Ordini di sua collazione”.

Pertanto, il porto pubblico di questa onorificenza su territorio nazionale non è oggi autorizzabile dalle autorità italiane, ai sensi della legge 3 marzo 1951, n. 178.

L’International Commission for Orders of Chivalry (ICOC), nell’edizione del 2024 del Register of Orders Of Chivalry, colloca l’Ordine al Merito di Savoia tra le “altre istituzioni di carattere cavalleresco” (other institutions of chivalric character).

Va comunque sottolineato che tale onorificenza possiede un valore morale, storico e sentimentale per tutti coloro che ne sono stati insigniti, e che da sempre stimano e sostengono la Real Casa di Savoia.

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Alessandro Scandola

Alessandro Scandola nasce nel 1972 a Verona, dove tuttora risiede. Pubblica saggi e collabora con riviste specializzate in materia di Ordini cavallereschi e segni d’onore con articoli sul tema. È socio dell’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche e della Società Italiana di Studi Araldici di Torino. Nell’ambito del progetto Archivi politici vicentini della biblioteca Bertoliana di Vicenza, classifica e digitalizza l’intero archivio documentale delle tre Commissioni in materia di Ordini cavallereschi “non nazionali” e onorificenze, istituite presso il Governo Italiano, la prima presieduta del prof. Aldo Pezzana, la seconda e la terza dall’on. Alberto Lembo. Ultimi lavori pubblicati: Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana nella moderna realtà italiana (2025); L’Ordine Costantiniano di San Giorgio (2021); Il Sovrano Ordine di Malta e l’Italia (2019).

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Commenti

  1. A parte il fatto che l'argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere…