Ordine dell’Aquila Romana

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Ordine dell’Aquila Romana

Real Casa di Savoia – Regno d’Italia

Ordine statuale

Status: cessato

Fu un Ordine cavalleresco del Regno d’Italia, istituito da Vittorio Emanuele III di Savoia con regio decreto del 14 marzo 1942, n. 172, con lo scopo di ricompensare civili e militari stranieri benemeriti nei confronti della Nazione.

Il decreto afferma: “volendo nella speciale odierna situazione rendere particolare onore alle Nazioni alleate ed amiche abbiamo determinato di istituire un nuovo Ordine cavalleresco destinato ai cittadini stranieri che abbiano acquistato benemerenze verso l’Italia”.

Fu suddiviso nei consueti cinque gradi, civili e militari: cavaliere di gran croce, grand’ufficiale, commendatore, ufficiale e cavaliere.

Con regio decreto 24 agosto 1942, n. 1071, fu modificata la gran croce dividendola in classe d’oro, riservata a capi di Stato e altissime personalità, e classe d’argento, destinata ad altre alte personalità straniere; furono istituite inoltre due medaglie al merito, una d’argento e una di bronzo.

Le insegne consistevano in una croce patente d’oro, smaltata di bianco, accantonata da due gladi d’oro posti in decusse (se concesse per meriti militari) o da una ghirlanda d’alloro (se concesse per meriti civili). La croce figurava caricata da uno scudetto circolare smaltato d’azzurro, recante un’aquila romana d’oro, caricata in cuore dallo scudetto ovale di Savoia, di rosso alla croce d’argento. L’aquila era inoltre timbrata dalla corona reale. Nel retro, su scudetto circolare d’azzurro, vi erano caricati tre fasci littori d’oro, posti in palo.

La decorazione era sospesa a un nastro di giallo e di amaranto su due strisce di uguale larghezza, in omaggio ai colori della città di Roma, con tre verghette per lato di rosso, di bianco e di verde. Successivamente venne modificato in porpora.

Con regio decreto 24 agosto 1942, n. 1071, il nastro mutò nuovamente. All’art. 2 si legge: “esso è di colore porpora di mm. 37 con due strisce d’oro di 4 mm. ciascuna, collocate a 2 mm. dall’orlo del nastro”.

Insegne di cavaliere – per meriti militari – dell’Ordine dell’Aquila Romana, in argento e smalti. Sopra: insegne di commendatore – per meriti civili – in argento dorato e smalti (Roma, Bertolami Fine Art – Casa d’Aste)

L’unico gran maestro fu re Vittorio Emanuele III.

Per ovvie ragioni istituzionali e politiche, l’Ordine venne soppresso con decreto legislativo 5 ottobre 1944, n. 370.

Durante la brevissima esistenza dell’Ordine, le onorificenze furono conferite a: due cavalieri di gran croce d’oro, diciotto cavalieri di gran croce d’argento, quarantacinque grandi ufficiali, novantadue commendatori, centoquarantotto ufficiali e centocinquantadue cavalieri.

Un altro ordine con il medesimo nome, Ordine dell’Aquila Romana, da non confondersi con quello sabaudo, fu istituito da Benito Mussolini durante la Repubblica Sociale Italiana. Questo secondo Ordine si estinse con la fine della RSI.

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Alessandro Scandola

Alessandro Scandola nasce nel 1972 a Verona, dove tuttora risiede. Pubblica saggi e collabora con riviste specializzate in materia di Ordini cavallereschi e segni d’onore con articoli sul tema. È socio dell’Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche e della Società Italiana di Studi Araldici di Torino. Nell’ambito del progetto Archivi politici vicentini della biblioteca Bertoliana di Vicenza, classifica e digitalizza l’intero archivio documentale delle tre Commissioni in materia di Ordini cavallereschi “non nazionali” e onorificenze, istituite presso il Governo Italiano, la prima presieduta del prof. Aldo Pezzana, la seconda e la terza dall’on. Alberto Lembo. Ultimi lavori pubblicati: Le onorificenze della Casa Granducale di Toscana nella moderna realtà italiana (2025); L’Ordine Costantiniano di San Giorgio (2021); Il Sovrano Ordine di Malta e l’Italia (2019).

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Commenti

  1. A parte il fatto che l'argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere…