Verona – Al Teatro Nuovo il Grande Teatro dal 4 novembre al 29 marzo 2026

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Verona – Al Teatro Nuovo il Grande Teatro dal 4 novembre al 29 marzo 2026

Ad un passo dalle 40 candeline, il Grande Teatro 25-26 propone anche quest’anno 8 spettacoli nell’arco di cinque mesi. Abbonamenti rinnovabili dal 14 luglio, nuovi abbonamenti dal 25 settembre. Spettacoli dal martedì al sabato alle ore 20.45, domenica alle ore 16.  

Dal 4 novembre al 29 marzo – per complessive quarantotto rappresentazioni – è in programma al Teatro Nuovo l’edizione 25-26 della rassegna IL GRANDE TEATRO organizzata dal Comune di Verona in collaborazione col Teatro Stabile di Verona – Centro di Produzione Teatrale.

Il fortunato cartellone invernale del Comune di Verona che – nato nel 1986 per volontà dell’Assessorato alla Cultura per dare continuità alla programmazione teatrale cittadina, fino ad allora preminentemente estiva, nel corso degli anni ha fatto della nostra città una delle principali “piazze” italiane per gli allestimenti di qualità – giunge quest’anno alla sua trentanovesima edizione.

Gli otto spettacoli in programma propongono il meglio della produzione 2025-26. Si spazia dall’Iliade di Omero al premio Nobel Harold Pinter per arrivare alla migliore drammaturgia europea contemporanea rappresentata da Marina Car. Grande spazio a progetti dal forte impatto emotivo sul pubblico, come Franciscus di e con Simone Cristicchi, lo spettacolo di Stefano Massini Mein Kampf e come l’entusiasmante avventura di Sherlock Holmesinterpretata da Neri Marcorè.

“La 39ª edizione del Grande Teatro conferma l’impegno del Comune di Verona nel promuovere una proposta culturale di qualità, capace di parlare al presente attraverso i grandi classici e la drammaturgia contemporanea – dichiara l’ e assessora alla Cultura Marta Ugolini-. Una rassegna che non solo arricchisce la stagione culturale cittadina, ma che invita il pubblico a interrogarsi sul senso dei legami familiari, individuali e sociali. Desidero ringraziare il Teatro Stabile di Verona e tutte le professionalità coinvolte per la passione e la competenza con cui ogni anno rendono possibile questo appuntamento atteso e partecipato. Il Grande Teatro rappresenta una delle espressioni più consolidate dell’impegno del Comune di Verona per la diffusione del teatro nella vita culturale della città. Con la nuova stagione del Grande Teatro, ci immergiamo in un viaggio attorno alla famiglia: spazio di legami profondi ma anche di tensioni, luogo di appartenenza e talvolta di frattura. È un invito a guardare dentro e oltre le relazioni familiari, riconoscendone la complessità, la forza generativa, ma anche le contraddizioni. Il teatro, ancora una volta, ci aiuta a pensare, a sentire, a non semplificare.”

“La direzione di Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona è lieta di presentare col Comune di Verona la stagione 2025-26 de “Il Grande Teatro”, sperando che il programma, ricco e vario, e nell’assortimento di titoli e interpreti, incontri il favore e il sostegno del nostro pubblico – afferma il direttore artistico del Teatro Stabile di Verona, Piermario Vescovo: . Come sempre il Teatro Stabile di Verona profonderà tutti gli sforzi per garantire la migliore organizzazione della rassegna per la soddisfazione dei cittadini e degli artisti che il Teatro Nuovo avrà il piacere e l’onore di ospitare”.

Inaugura la rassegna, dal 4 al 9 novembre, RITORNO A CASA,di Harold Pinter con Massimo Popolizio, Christian La Rosa, Gaja Masciale, Paolo Musio, Alberto Onofrietti ed Eros Pascale regia Massimo Popolizio.

La feroce commedia, scritta dal Premio Nobel Harold Pinter nell’ormai lontano 1964, racconta di una famiglia alquanto contorta. Violenza, potere, sopraffazione, ottusità, maschilismo becero: tutto rimbomba tra le quattro pareti di una casa di periferia, dove vivono Max, ex macellaio in pensione, padre-padrone violento e subdolo; i due figli Lenny e Joey, che svelano non pochi disagi; e il fratello Sam, autista dall’animo irrisolto. In questa gabbia, piomba il figlio Teddy, professore di filosofia in America con la moglie Ruth. Ecco, è lei la chiave di tutto: donna sensuale e ambigua farà precipitare quel sottile equilibrio in un devastante nuovo assetto di potere. La complessa figura di Ruth, una magnetica Gaja Masciale, diventa così il cardine attorno cui ruota quel mondo in crisi.

Dal 18 al 23 novembre ILIADE. IL GIOCO DEGLI DEI liberamente ispirato dall’Iliade di Omero con Alessio Boni, Iaia Forte, Haroun Fall, Jun Ichikawa, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer ed Elena Vanni regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer.

Iliade canta di un mondo in cui l’etica del successo non lascia spazio alla giustizia e gli uomini non decidono nulla, ma sono agiti dagli dèi in una lunga e terribile guerra senza vincitori né vinti. La coscienza e la scelta non sono ancora cose che riguardano gli umani: la civiltà dovrà attendere l’età della Tragedia per conoscere la responsabilità personale e tutto il peso della libertà da quegli dèi che sono causa di tutto ma non hanno colpa di nulla. In quel mondo arcaico dominato dalla forza, dal Fato ineluttabile e da dèi capricciosi non è difficile specchiarci e riconoscere le nostre vite dominate dalla paura, dal desiderio di ricchezza, dall’ossessione del nemico, dai giochi di potere e da tutte le forze distruttive che ci sprofondano nell’irrazionale e rendono possibile la guerra. Ci sono tutti i semi del tramonto del nostro Occidente in Iliade che, come accade con la grande poesia, contiene anche il suo opposto: la responsabilità e la libertà di scegliere e di dire no all’orrore. A dieci anni dalla nascita, dopo “I Duellanti” e “Don Chisciotte”, il Quadrivio, formato da Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer, riscrive e mette in scena l’Iliade per specchiarsi nei miti più antichi della poesia occidentale e nella guerra di tutte le guerre.

Dicembre porta sul palco del Nuovo, dal 9 al 14, MEIN KAMPFinterpretato e diretto da Stefano Massini che, unico drammaturgo italiano ad aver vinto un Tony Award, a 100 anni da Mein Kampf, porta in scena un’indagine lucidissima e spietata sul potere delle parole e le loro conseguenze. Un secolo ci separa dalla nascita di un libro. Era il 1924, anno di nascita di Mein Kampf dettato dal giovane Hitler nella cella del carcere di Landsberg. Nove anni ci separano invece dal 2016, quando la Germania ne consentì la diffusione dopo anni di divieto, ritenendo che solo la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe.Per anni Massini ha lavorato incrociando la prima stesura del libro-manifesto con i testi e i comizi del Führer oltre che con gli immensi materiali delle Conversazioni con Hitler a tavola raccolte da Picker, Heim e Bormann. Oggi Massini consegna al palcoscenico uno spettacolo duro ma necessario, in cui Mein Kampf emerge in tutta la sua sconcertante portata. Perché queste parole hanno ipnotizzato le masse? Perché la Storia ha mutato direzione su queste pagine? E noi, spettatori del 2025, saremmo davvero impermeabili all’ascesa dal basso di questo profeta della rabbia? incrociando la prima stesura del libro-manifesto con i testi e i comizi

Il 2026 parte con SHERLOCK HOLMES – IL MUSICAL, dal 6 all’11 gennaio, di Andrea Cecchi, Enrico Solito e Alessio Fusi con Neri Marcorè, Paolo Giangrasso, Francesca Ciavaglia, Giuseppe Verzicco, Barbara Corradini Signora, Niccolò Curradi, Simone Marzola, Mattia Braghero, Riccardo Giannini e Lapo Braschi.

Un’entusiasmante avventura con Neri Marcorè, nei panni del più celebre detective di tutti i tempi, a capitanare un cast di oltre venti eccezionali performer. Certamente in città non mancano furti e omicidi, ma dalla morte del suo acerrimo nemico Moriarty, nessun criminale si è più dimostrato un degno avversario per Holmes, né ha saputo destare il suo interesse. Tuttavia, quella notte, un uomo viene ucciso ed è proprio la vittima, con una serie di brillanti messaggi cifrati che solo una mente geniale avrebbe potuto decriptare, a chiedere con urgenza l’intervento di Sherlock. Non per indagare sul proprio omicidio, ma su qualcosa di ben più grande e tragico. Uno spettacolo ricco di colpi di scena, misteri ed enigmi. La Londra vittoriana fa da sfondo a questo avvincente scontro tra bene e male. Tra amicizia, amori e costanti pericoli, al 221b di Baker Street si decideranno le sorti dell’intera Inghilterra. Sherlock Holmes: Il Musical combina tensione, umorismo e azione in un’opera che promette di entrare nel cuore di tutti gli spettatori.

Dal 27 gennaio al 1° febbraioIL MEDICO DEI MAIALI, testo e regia Davide Sacco con Luca Bizzarri, Francesco Montanari, David Sebasti, Mauro Marino, Luigi Cosimelli

La morte improvvisa del re d’Inghilterra mostra tutta la debolezza della monarchia quando la corona finisce nelle mani del principe ereditario, un ragazzo sciocco e sprovveduto. Tra il potere e il nuovo re, un medico veterinario pronto a cogliere un’occasione che forse, poi, non si rivelerà tale. Il veterinario capisce che il re non è morto d’infarto come i consiglieri vogliono far credere, ma sta al gioco. Nel frattempo, arriva in albergo il principe ereditario, un giovane scialbo e, a suo stesso dire, stupido, vestito da nazista perché stava partecipando a una festa a tema durante il gay pride. Il principe chiede di rimanere solo con il medico. Deve preparare il suo primo discorso alla nazione e non sa dove mettere le mani. Il veterinario capisce che ha un’opportunità, ma deve giocarsi bene le sue carte… Il testo, vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2022, è il terzo capitolo della trilogia La ballata degli uomini bestia di Davide Sacco (Caracò Editore), che comprende L’uomo più crudele del mondo (in cartellone a Verona due anni fa) e Sesto potere.

Lo spettacolo FRANCISCUS, IL FOLLE CHE PARLAVA AGLI UCCELLI di e con Simone Cristicchi, sarà al Nuovo dal 10 al 15 febbraioScritto con Simona Orlando, lo spettacolo porta in scena canzoni inedite di Cristicchi e Amara.

Franciscus, il rivoluzionario, l’estremista. Franciscus, l’innamorato della vita, che visse per un sogno. Franciscus, il folle che parlava agli uccelli, che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava insieme agli altri. In cosa risiede l’attualità, del suo messaggio? Cosa può dirci la filosofia del “ricchissimo” di Assisi, nella confusione della modernità affamata di senso, nelle promesse tradite del progresso? Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con un nuovo progetto dedicato questa volta a San Francesco. Tra riflessioni, domande e canzoni inedite, l’artista romano indaga e racconta il “Santo di tutti”, che è stato innanzitutto un uomo in crisi, consumato dai dubbi, un laico che imparava facendo, si perfezionava incontrando, e il cui esempio riuscì ad attrarre una comunità, ma non senza destare sospetti di alcuni del popolo. Uno in particolare, Cencio, stracciaiolo girovago, inventore di una lingua solo sua, osservatore critico del viaggio di Francesco, interpretato dallo stesso Cristicchi. Uno spettacolo ad alta intensità emotiva, che fa risuonare potenti in noi le domande più profonde e ci spinge a ricercarne una possibile risposta.

Dal 24 febbraio all’1°marzo sarà la volta di MIRANDOLINA di Marina Carr traduzione di Monica Capuani regia Caitríona McLaughlin

A quasi trecento anni dalla prima rappresentazione a Venezia, La locandiera di Carlo Goldoni è ancora tra i capolavori più noti e rappresentati del repertorio italiano. Il personaggio di Mirandolina è tutt’oggi tra i più conosciuti del teatro di italiano nel mondo. Un marchio di eccellenza del made in Italy scelto dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale per sviluppare un progetto internazionale coprodotto con il Teatro Nazionale Irlandese Abbey Theatre e inserito nell’ambito delle Olimpiadi Culturali Milano Cortina 2026. A Marina Car, drammaturga irlandese tra le più importanti autrici teatrali di oggi, il compito di prendere come spunto questa icona del femminile per dare vita ad una riscrittura inedita, che dell’originale conserva l’ambientazione e alcuni personaggi, ma trasforma le relazioni indagando la vita di una giovane donna smarrita e degli ammiratori e predatori che la circondano. Ne esce una pièce sulla paura, la paura femminile, e sul prezzo che viene estorto a tutte quelle ragazze che osano reagire al controllo e alla sopraffazione maschile.

Chiude la rassegna, dal 24 al 29 marzoNOVEMBER di David Mamet con Luca Barbareschi, Chiara Noschese, Simone Colombari, Nico Di Crescenzo e Brian Boccuni regia Chiara Noschese

Ambientata nel novembre dell’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, November segue il presidente uscente Charles Smith, le cui possibilità di rielezione sono minate da un calo dei consensi, da fondi sempre più scarsi e dalla minaccia di una guerra nucleare imminente. Nonostante tutto sembri andare contro di lui, mentre il suo staff ha già gettato la spugna e sua moglie si sta preparando per la sua vita post-Casa Bianca, Chuck non è ancora pronto a mollare. Con una serie di mosse audaci e un evento pubblico inaspettato – il perdono di due tacchini, da graziare dalla macellazione prima del Giorno del Ringraziamento – il presidente tenta di riacquistare la fiducia del pubblico e di salvare la sua carriera. Un gesto simbolico che, tra l’altro, diventa l’occasione per Smith di rischiare tutto nel tentativo di invertire le sorti della sua campagna elettorale.

Nei giovedì di spettacolo, consueto appuntamento alle ore 18.00
in cui gli attori incontreranno il pubblico.

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CAMPAGNA ABBONAMENTI

  • rinnovi da lunedì 14 luglio a martedì 16 settembre
  • vendita nuovi abbonamenti da giovedì 25 settembre a mercoledì 15 ottobre
  • inizio vendita biglietti per singoli spettacoli da lunedì 20 ottobre

DOVE:

  • Biglietteria del Teatro Nuovo: dal 14 luglio al 30 agosto (chiusa 15 e 16 agosto), dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 20.00, il martedì e il venerdì anche dalle 10.00 alle 13.00; dal 1° settembre, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30, il martedì e venerdì anche dalle 11.00 alle 13.00
  • Box Office: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00, il sabato dalle 9.30 alle 12.30

PREZZI ABBONAMENTI
platea intero € 190,00
platea ridotto over 65 e under 26 € 159,00
balconata intero € 159,00
balconata ridotto over 65 e under 26 € 127,00
1^ galleria intero € 102,00
1^ galleria ridotto over 65 e under 26 € 87,00
2^ galleria intero € 62,00
2^ galleria speciali studenti € 53,00

BIGLIETTI PER I SINGOLI SPETTACOLI IN VENDITA DA LUNEDI’ 20 OTTOBRE

Presso la biglietteria del Teatro Nuovo, il Box Office ed online su www.teatrostabileverona.itwww.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive.

PREZZI BIGLIETTI


platea € 30,00
balconata B e C € 27,00
balconata A e D € 26,00
1^ galleria € 18.00
2^ galleria € 13,00
speciale scuole € 10,00

Nota: Per impegni televisivi di Stefano Massini, non è prevista la replica del giovedì dello spettacolo Mein Kampf; in sostituzione di questa, sarà inserita una replica alle ore 16.00 di sabato 13 dicembre. Tutti i possessori di abbonamento per il turno del giovedì potranno scegliere di assistere allo spettacolo in una delle altre repliche in programma, ad eccezione di quella della domenica e non obbligatoriamente quella del sabato pomeriggio. Tali abbonati potranno effettuare il “cambio turno” gratuitamente richiedendo titolo d’ingresso per lo spettacolo Mein Kampf alla biglietteria del Teatro Nuovo o al Box Office, da giovedì 16 ottobre a sabato 18 ottobre

Informazioni: www.spettacoloverona.it – www.teatrostabileverona.it – www.comune.verona.it

Foto in alto: da sinistra, Valerio, Ugolini e Vescovo 

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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