Cosa intendiamo per sostenibilità? al di là di obblighi, normative e prodotti. Analisi degli aspetti culturali, sociali e ambientali e il ruolo dell’arte.

  • Home
  • Cosa intendiamo per sostenibilità? al di là di obblighi, normative e prodotti. Analisi degli aspetti culturali, sociali e ambientali e il ruolo dell’arte.

Cosa intendiamo per sostenibilità? al di là di obblighi, normative e prodotti. Analisi degli aspetti culturali, sociali e ambientali e il ruolo dell’arte.

La parola sostenibilità è diventata molto diffusa e ormai abusata perché, specialmente negli ultimi dieci anni, è stata utilizzata come termine chiave per descrivere tutta una serie di pratiche, politiche e iniziative legate alla tutela dell’ambiente, all’equità sociale e ad una crescita economica responsabile.

Questo eccesso, ha fatto in modo che questa parola si svuotasse del suo reale significato, in quanto molte aziende la usano come slogan, senza che ci siano delle azioni reali dietro.

E’ diventata parte delle strategie di marketing, per ripulire l’immagine pubblica di alcune realtà commerciali senza che siano state intraprese iniziative coerenti con questo termine.

Il tessile abbigliamento è uno tra i settori noti per il suo impatto ambientale e sociale e, in questo contesto, si sono osservate pratiche che hanno spesso trascurato i principi di salute e sicurezza sul lavoro con conseguenze drammatiche come la perdita di vite umane tra i lavoratori.

È un settore caratterizzato dallo spreco di materie prime e l’utilizzo massiccio di prodotti chimici, motivati dalla logica del profitto ad ogni costo che viene considerata la metrica principale per valutare lo stato di salute di un’industria.

Ma è una dinamica che appartiene a tanti settori dove l’inclusione di categorie protette è raramente considerata e i ritmi produttivi sono sempre più serrati con una ricerca spasmodica di perfezione che non vede coinvolto il benessere dei lavoratori.

In realtà è un concetto che va oltre il rispetto delle risorse naturali, la scelta di un prodotto o di una procedura ma risiede nella capacità di avere uno sguardo che abbraccia le esigenze degli altri oltre che le proprie.

Rappresenta un modo di vivere e di pensare che ha rispetto del benessere delle generazioni odierne e future mostrando attenzione a tre pilastri fondamentali: l’ambiente, la società tutta e la cultura.

Per quanto riguarda l’ambiente, proteggere il pianeta significa ridurre l’impatto dell’uomo che all’atto pratico significa: comprare meno e più consapevolmente. Bisogna ridurre il consumo di plastica, dagli imballaggi all’acqua in bottiglia, ridurre gli scarti alimentari: in Italia ne sprechiamo 8-10 tonnellate all’anno per la maggior parte a livello domestico e ridurre il consumo d’acqua che utilizziamo per lavare i nostri indumenti; bisogna fare solo lavatrici a pieno carico.

Per quanto riguarda gli aspetti sociali, abbiamo già parlato dell’inclusione delle categorie protette, ma va considerato il rispetto dei diritti umani in generale; una società che funziona bene è quella dove tutti hanno opportunità di partecipare alla vita collettiva e accesso a istruzione e salute.

La cultura gioca un ruolo chiave in questo cambiamento di paradigma di cui abbiamo disperatamente bisogno anche se si fa fatica ad ammetterlo, in quanto realtà trasformatrice.

È attraverso di essa che avvengono i cambiamenti di percezione e la diffusione di un linguaggio nuovo cha parla di gentilezza, rispetto, consapevolezza e responsabilità, valori che se intrecciati alla sostenibilità, diventano un motore di innovazione sociale che genera benessere.

In questo scenario, l’arte assume un ruolo fondamentale in quanto espressione di creatività e amore, ci ispira ad immaginare un mondo migliore e con la stessa forza è in grado di scuotere le coscienze andando a toccare le nostre corde più profonde.

Attraverso opere che riflettono tematiche ecologiche, l’arte diventa uno strumento potente per elevare il livello di consapevolezza, perché alla fine “La bellezza ci salverà”.

  • Share

Dalia Benefatto

Nata a Torre Annunziata nel 1977, studio Chimica Tintoria a Napoli, subito dopo la scuola parto per un anno di apprendimento/lavoro a Londra e da lì si aprono le porte per collaborazioni con aziende estere che mi porteranno a viaggiare per il mondo nei 15 anni successivi. Nel 2021 fondo Devalia-a scientific approach to circular economy, con l’obiettivo di sviluppare progetti di economia circolare, con un approccio scientifico. Le scelte professionali, mi hanno consentito di assecondare una delle mie più grandi passioni: viaggiare, parlare con persone nuove e confrontarmi con culture diverse. Tutto questo si fonde con il piacere di ampliare le prospettive, osservare la natura umana e studiarne le abitudini, cosa che non smette mai di affascinarmi. La svolta consapevole mi permette di assecondare una delle mie esigenze principali, esprimere amore per la natura e cercare di passare più tempo possibile all’aria aperta, a contatto con essa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cav. Claudio Gasparini

DIRETTORE

Collaboratori

Claudia Farina

Cultura

Dott. essa Silvia Stefanini

In Salute

Stefano Valdegamberi

Turismo Lessinia

Maurizio Marogna

Turismo Baldo

Franco Visentini

Hobby&Arte

Paolo Forgia

Enogastronomia

Andrea Sansoni

Enogastronomia

Gerardo Decaro

Finanza

Commenti