Anna Martellato

Anna Martellato

Scrittrice, giornalista, project generator

Già due romanzi all’attivo

La prima ora del giorno e Il nido delle cicale, editi da Giunti Editore sono i primi due libri di Anna Martellato. “È sorprendente quello che un libro può fare”. Conosciamo da vicino questa donna tenace e sognatrice.

Anna, dove sei nata e dove vivi

Sono nata a Zevio…intendo il primo vagito, all’ospedale Chiarenzi di Zevio, che era il primo nosocomio a praticare il “parto dolce”, dove mio papà lavorava come ginecologo. Tutta la mia vita, fino ad ora, è sempre stata nello stesso posto: Verona. Non mi sono mai spostata dalla casa di famiglia, neppure adesso che sono sposata, trascinando, felicemente mi auguro, mio marito in questo posto che è un luogo in cui ogni sasso del giardino e ogni mattone trasudano ricordi. Non a caso nei miei romanzi è sempre presente una grande casa e tutte le mie storie ruotano attorno alla famiglia, per me sacra.

Raccontaci la tua esperienza scolastica

Oggi scrivo libri, ma a scuola non raggiungevo la sufficienza nei temi. Alle elementari ho dovuto frequentare una scuola estiva per incentivare lettura e scrittura (insegnavano non solo a leggere – nel senso di intraprendere come sana abitudine di arricchimento personale la lettura – ma anche a scrivere). Scrivere temi, non certo libri: sono le basi per tutti, poi ognuno prende la sua strada. La mia, all’epoca, era “fuori dai binari”, dove andavano tutti i miei compiti di italiano. Per questo ero scarsa in materia. Una questione di fantasia, ricordo: ero un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie.

Parlaci della tua attività

Quella parte di “meraviglia” che mi faceva andare fuori tema a scuola sono riuscita a portarla anche nel mio lavoro. Sono giornalista professionista, tuttavia ho sviluppato il mio lato creativo, aiutando i miei clienti a esprimere il loro potenziale attraverso progetti giornalistici. Ognuno secondo la propria voce, la propria storia, i propri obiettivi.

Se era quello che avevo in mente di “fare da grande”? No! Né essere una scrittrice, né fare la giornalista. Sarà che vedendo mio papà con il camice bianco volevo fare il medico. Meno male che il test d’ingresso mi è andato male: non mi ci vedrei a prescrivere medicine. Preferisco di gran lunga prescrivere libri. Anche loro curano, e a volte lo fanno meglio di una pillola.

Qual è la soddisfazione più grande che ti dà

Come autrice non c’è soddisfazione più grande quando i miei lettori mi contattano per dirmi che quello che hanno letto ha lasciato loro qualcosa. Nel migliore dei casi, questo qualcosa inizia a scavare a fondo e a cambiare le cose. Se ci pensiamo è sorprendente quello che un libro può fare.

Ti ho definita tenace e sognatrice, e…

Tenace, sognatrice (Dio salvi i sognatori). E poi ce un altro aggettivo: selvatica. La mia natura è lì, fuori dalle righe, nelle cose e nelle piante – alberi ancestrali, fiori selvatici ed erbe dimenticate – che nessuno nota. Ma che hanno una storia da raccontare. E, spesso, questa parla di noi. La natura, come la famiglia, è l’altro elemento chiave e onnipresente nella mia vita e nelle storie che scrivo.

Come vedi il tuo futuro

Nel prossimo futuro, anziché essere vista come “giornalista e scrittrice”, mi piacerebbe che le cose si invertissero: vorrei cioè essere vista di più come scrittrice, e poi come giornalista. Una priorità di intenti che sta diventando verità. Con i suoi tempi.

Di cosa parlano i tuoi due romanzi entrambi pubblicati da Giunti Editore

La prima ora del giorno

Un segreto di famiglia che ci porta indietro nel tempo fino al 1938, Rodi, dove Anna è cresciuta, italiana nella Grecia occupata degli italiani e poi dai tedeschi.
Oggi, sua nipote Zoe ha 27 anni, vive in Italia ed è un’ambiziosa organizzatrice di eventi. Impegnata, precisa, organizzata, la sua vita è il suo lavoro. C’è solo una cosa che non ha programmato: è incinta. Zoe però quel bambino non lo vuole. Un figlio sarebbe solo un ostacolo nella sua vita e lei una madre sbagliata. Le restano ventun giorni al massimo per decidere cosa fare.
Da quel pomeriggio cambia tutto. Nonna Anna vive in casa di riposo, ogni giorno le forze le vengono meno. Anche per questo inizia a raccontare alla nipote che ha cresciuto la vera storia della loro famiglia: la vita vissuta negli anni della Grande Guerra nell’isola greca di Rodi, le gioie e le difficoltà di una casa occupata dai Nazisti e un segreto da sempre taciuto. Anna e sua sorella erano piccole quando le leggi razziali sono entrate in vigore, eppure qualche ricordo sfumato ce l’hanno. Ma non abbastanza per prepararla alla verità: la donna che pensava essere la sua vera madre, in realtà non lo era. E lei e sua sorella sono ebree.
Incontro dopo incontro, dall’incrocio dei due mondi, Zoe capirà che la vita è complicata e che non esistono madri giuste o sbagliate, ma soltanto madri.

Il nido delle cicale

Che cosa faremmo se un giorno scoprissimo che la nostra vita è un castello di sabbia e che nulla di quello che abbiamo costruito è autentico? Succede a Mia, compagna di Alessio, architetto di successo a Stoccarda. Per seguirlo Mia ha rinunciato a tutto, anche ad avere figli. Finché un giorno scopre che Alessio le ha nascosto una verità impossibile da accettare. Mentre tutto precipita, Mia torna dopo vent’anni nella grande casa di famiglia, sulle sponde del lago di Garda, dove vive l’autoritaria madre Vittoria, da cui la dividono lontani conflitti familiari. Qui rivede Luca, il ragazzo di cui Mia era innamorata tanto tempo prima e che le svela i segreti della coltivazione della lavanda e delle erbe da cui trae rimedi e unguenti. Ma anche nella vita di Luca c’è un passato scomodo e doloroso.

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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Recent Comments

  1. Così tante imprese, iniziative e cosi tante abilità in un'unica grande persona. Complimenti Mauri 👏👏👏💞