LA CONVIVIALITà IN UN CALICE

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LA CONVIVIALITà IN UN CALICE

A Hostaria Verona 2025

E’ stato molto apprezzato il convegno organizzato dall’Associazione Nutrichef nell’ambito delle varie iniziative di Hostaria, il Festival del Vino di Verona. Il tema è stato approfondito dalla Dott.ssa Erika Silvestri, Nutrizionista specializzata in nutrizione clinica, Dott.ssa Daniela Sembenini, Biologa Nutrizionista e Dott.ssa Imma Cerciello Psicologa Psicoterapeuta Specialista DCA.

Imma Cerciello – Psicologa, Psicoterapeuta specialista in DCA

La convivialità è parte essenziale della nostra vita quotidiana. Possiamo ritrovare e rivivere alcuni momenti di condivisione quando consumiamo un pasto in compagnia o quando ci troviamo davanti ad un piccolo calice di vino.

Un consumo moderato di questa bevanda può provocare disinibizione e abbassamento delle difese psicologiche, che spesso rimangono rigide e molto strutturate, portando ad una maggiore convivialità; si creano inoltre rituali condivisi tipici dello stare insieme come avviene per esempio nel caso della degustazione. Questa è un’esperienza definita multisensoriale perché coinvolge tutti i sensi creando una sensazione di completezza a livello psicologico. Coinvolge la vista valutando il colore e la limpidezza, l’olfatto per gli aromi e il gusto per la dolcezza, l’acidità e la persistenza; aggiungiamo l’udito per tutti i “suoni” legati allo stappo e al tintinnio dei bicchieri.

Tutta questa esperienza avviene spesso in compagnia e tutti seguono lo stesso “rituale” portando, così, alla condivisione di quanto si sta vivendo. Quindi, in un contesto piacevole ed in piccole quantità, ci si può rilassare e ridurre lo stress ritrovando la “convivialità”.

Erika Silvestri – Nutrizionista specialista in nutrizione clinica

Il vino ha un ruolo importante negli alimenti che contribuiscono al benessere. Ora è parte della piramide alimentare insieme agli alimenti consigliati dalle linee guida nutrizionali e da studi scientifici.

Nuova Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea Italianapresentata da SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana – Fonte: Redazione Alimentipedia

Il ruolo del professionista della Nutrizione è quello di far combaciare le corrette quantità del vino in abbinamento ai nutrienti del piano alimentare in modo da facilitare l’organismo all’assimilazione delle sostanze benefiche e diminuire la possibilità di eventuali danni dovuti all’alcool etilico.

Secondo la rivista scientifica ‘Nutrients’ una ricerca del 2022 sugli effetti dell’alcool del vino sul nostro organismo ha messo in evidenza che il danno epatico è addirittura nullo: ma solo se il vino abbinato ad una dieta ricca di bionutrienti; le fibre, gli antiossidanti , gli acidi grassi buoni e altre componenti nutrizionali della dieta mediterranea insieme ai componenti del vino scatenano una reazione nel nostro organismo che annulla i danni dell’alcool e aumenta il beneficio dell’alimentazione sul nostro corpo .

L’effetto sulla sfera emotiva si realizza attraverso uno scatenamento di neurotrasmettitori stimolato dalla bevanda: ricordiamo l’effetto di abbassamento del colesterolo , dell’infiammazione articolare, dell’inibizione rivolta all’invecchiamento cellulare , del ruolo positivo nel contrastare le patologie neurovegetative: attenzione pero’! il consumo non deve superare i 300 ml al giorno pari a massimo 20-30g di alcool etilico calcolati mediamente sulla fisiologia corporea individuale ( studi linee guida dall’U.E. ) e sempre meglio se abbinati ad una dieta a stile mediterraneo.

Daniela Sembenini – Biologa Nutrizionista

Durante l’intervento ha parlato di alternative al vino classico che permettono di non rinunciare al piacere di stare insieme ma che, al tempo stesso, possono essere consumate senza sensi di colpa anche da chi è attento alla dieta.

Una buona alternativa, in questo senso, può essere il vino dealcolato. Se il vino, che tutti conosciamo e apprezziamo, è per definizione il risultato della fermentazione alcolica del mosto d’uva e di alcuni lieviti durante la quale si sviluppano alcol e anidride carbonica, il vino dealcolato è lo stesso vino sottoposto poi ad una serie di processi meccanici (osmosi inversa o distillazione sottovuoto), utilizzati per eliminare l’alcol che si è formato precedentemente.

Il prodotto può risentirne da un punto di vista di profumi e corposità, ma mantiene alcune proprietà e si riducono le calorie assunte. Studi scientifici indicano che questi vini offrono benefici simili a quelli alcolici, grazie alla presenza di antiossidanti naturali come il resveratrolo.

Tra le tre principali tipologie di vino, pare che la tendenza sia quella di dealcolare i vini bianchi e i vini spumanti che contengono una percentuale di alcol inferiore rispetto ai vini rossi e soprattutto sono più aromatici. Il vino dealcolato soddisfa le esigenze di tutti coloro che non desiderano o non possono consumare alcolici. Si tratta di un prodotto rivolto a giovani che si possono mettere alla guida anche dopo aver bevuto questo vino, agli sportivi attenti alla calorie e a chi adotta un regime alimentare ipocalorico.

Se invece si sceglie un vino classico? Il vino non è escluso dalla nuova piramide alimentare ma ammesso con moderazione e consapevolezza. Si trova all’apice della piramide assieme ad altri cibi e bevande da consumare occasionalmente. Quindi possiamo tranquillamente inserire un bicchiere di vino durante la cena con amici, ricordando benefici e non. Grazie al suo elevato contenuto di polifenoli, il vino rosso, all’interno di uno stile di vita di tipo mediterraneo, aumenta il “colesterolo buono” (HDL) e riduce lievemente il “colesterolo cattivo” (LDL), e può essere un fattore protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, ma lo stesso vino, apporta “calorie vuote” che vanno a pesare sul bilancio calorico giornaliero.

Anche Ippocrate, padre della Medicina, diceva: “Il vino è cosa straordinariamente appropriata alluomo se, nella salute come nella malattia, si amministra con giudizio e giusta misura, secondo la costituzione di ciascuno”.

Moderatore dell’incontro il direttore del nostro magazine Cav. Claudio Gasparini, presidente Nutrichef che ha brevemente presentato gli obiettivi dell’associazione.

L’ associazione no profit annovera tra i soci fondatori chef, nutrizionisti, sommelier, psicologi, giornalisti, giuristi, ed altri professionisti che mettono a fattor comune le proprie competenze, conoscenze, esperienze per lo sviluppo di progetti educativi e formativi legati alla nutrizione, alla scienza dell’alimentazione, alla cultura e pratica enogastronomica.

Immagine prodotta da AI

Il tutto finalizzato alla necessità di orientare la società verso un consumo consapevole, di qualità, legato all’utilizzo di prodotti del territorio che consideri l’utilità di ridurre l’impatto ambientale secondo le concezioni di salute unica. La visione olistica del One Health è antica e al contempo attuale. Si basa sul riconoscimento che la salute umana, animale e dell’ecosistema sono legate indissolubilmente.

E’ importante la territorialità, scegliere quando possibile prodotti locali, conoscerne le caratteristiche, i sistemi di produzione, gestire le attività della creazione di un menù fino alla preparazione dei piatti da parte di chef e conoscere le proprietà delle singole portate con l’aiuto di nutrizionisti. Per questo il nostro obiettivo è organizzare momenti conviviali, corsi di cucina e convegni.

L’Accademia si propone anche di compiere attività di studio e di ricerca in materia di cucina e nutrizione con la pubblicazione di periodici e di manuali.

Foto in alto: da sx Cerciello, Gasparini, Silvestri, Sembenini

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One thought on “LA CONVIVIALITà IN UN CALICE

  • A parte il fatto che l’argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere che berre moderatamente fa bene il convegno mi è piaciuto molto e siete stati tutti bravi ma tu seibravissima e ti auguro di raggiungere tutti gli obiettivi che ti sei proposto. UN ABBRACCIO Fortissimo da mamma papà. Bacioni a Rosa. M ⁸

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Commenti

  1. A parte il fatto che l'argomento è molto interessante per me che adoro bere un bicchiere a tavola e sapere…