Grazie Roberto per le tue valutazioni. Disponibile ad accogliere nuove proposte da persone competenti come tu sei nell'ambito artistico anche…
VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE, PERCHÉ NE SENTIAMO PARLARE SEMPRE DI PIÙ
- Home
- VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE, PERCHÉ NE SENTIAMO PARLARE SEMPRE DI PIÙ

VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE, PERCHÉ NE SENTIAMO PARLARE SEMPRE DI PIÙ
Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è un virus che causa malattie respiratorie acute, soprattutto nei neonati e nei bambini al di sotto dei 5 anni, che possono progredire in forme severe, con coinvolgimento delle basse vie aeree, determinando complicanze, esacerbazioni di patologie preesistenti, ospedalizzazioni ed exitus.
In Europa provoca più del 60% delle infezioni respiratorie acute in bambini inferiori ai 5 anni, mentre negli adulti over 60 vengono stimati circa 3 milioni di casi di sindromi respiratorie acute, con più di 465mila ospedalizzazioni e oltre 33mila decessi.
Ogni anno si stima che nella popolazione italiana di età superiore ai 60 anni il RSV provochi circa 290mila casi di infezione respiratoria acuta, 26mila casi di ospedalizzazione e 1.800 decessi in ospedale. Inoltre, l’infezione non conferisce una robusta immunità a lungo termine.
Come sottolinea il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali), «il Virus Respiratorio Sinciziale rappresenta un grave problema di salute pubblica, con un significativo impatto sulla terza età. Questo virus, tristemente noto per le patologie respiratorie della prima infanzia, colpisce severamente anche i soggetti adulti più fragili per età o per comorbosità. La possibilità di prevenire l’infezione tramite la vaccinazione rappresenta un importante passo avanti nell’armamentario in nostro possesso per la prevenzione delle malattie respiratorie nel paziente. È pertanto auspicabile che questa vaccinazione entri presto nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e che possa diventare uno strumento diffuso su tutto il territorio nazionale».
Cos’è il Virus Respiratorio Sinciziale?

Il RSV è uno pneumovirus a RNA appartenente alla famiglia dei paramyxovirus che infetta primariamente bronchi, bronchioli e alveoli polmonari e, a differenza del virus dell’influenza e della parainfluenza, non possiede emoagglutine (H) o neuraminidasi (N). Il Virus Respiratorio Sinciziale, che circola principalmente nei mesi tra ottobre e aprile, viene trasmesso al tratto respiratorio attraverso secrezioni infette e il periodo di incubazione è di 2-4 giorni.
L’infezione induce risposte anticorpali ma l’immunità alla reinfezione è debole, come dimostra la presenza di pazienti guariti da un episodio primario acuto e reinfettati lo stesso anno o quello successivo.
La malattia clinicamente si manifesta con croup (laringotracheite), bronchite, bronchiolite o polmonite, con una durata media di 10-14 giorni nella fase acuta. I sintomi sono tosse, sibili e sofferenza respiratoria che possono persistere da 1 a 4 settimane.
Nei neonati la gravità del coinvolgimento respiratorio e l’elevata prevalenza durante i focolai richiedono molte ospedalizzazioni l’anno. Infatti, il Virus Respiratorio Sinciziale causa nei bambini molto piccoli infezioni respiratorie particolarmente gravi come polmonite e bronchiolite (fino al 70% di tutte le bronchioliti dei bambini al di sotto dei 12 mesi di età è causata da RSV). Anche gli individui anziani o i pazienti immunocompromessi sono frequentemente suscettibili e possono sviluppare una malattia grave.
Come curarlo e prevenirlo?
Per la bronchiolite causata dal Virus Respiratorio Sinciziale non esiste una terapia specifica per curare l’infezione, se non un trattamento di supporto quale l’ossigenoterapia, ovvero un supporto ventilatorio in reparto intensivo quando necessario e una stretta osservazione del paziente per eventuali complicanze come sovrainfezioni batteriche e insufficienza cardiaca destra.

Per la prevenzione nei neonati e nei bambini, nell’ottobre 2002 è stato approvato in Europa da EMA (European Medicines Agency) e conseguentemente nel gennaio 2023 in Italia da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) un nuovo anticorpo monoclonale, denominato Nirsevimab, che viene somministrato ai neonati in un’unica dose all’inizio della stagione di maggior circolazione del virus o direttamente alla nascita. Il Nirsevimab garantisce una protezione per almeno 5 mesi con una riduzione dell’80% delle infezioni respiratorie da RSV che richiedono assistenza medica, ma anche una diminuzione di ricoveri compresa tra il 77 e il 90%.
La Regione Veneto ha dato avvio nello scorso autunno 2024 la campagna di immunizzazione per Virus Respiratorio Sinciziale per tutti i nuovi nati; parallelamente ha attivato l’App VigiVRS, una piattaforma digitale che consentirà di segnalare gli eventi avversi correlati alla campagna.
Mentre, per la prevenzione nell’adulto e nell’anziano esistono, da alcuni mesi, vaccini di comprovata efficacia e sicurezza per il Virus Respiratorio Sinciziale. L’Italia però è uno dei pochi paesi europei ancora senza raccomandazioni istituzionali, necessarie per diffondere la conoscenza di questa disponibilità e dei rischi correlati a tale patologia virale soprattutto per gli over 75 anni e per gli over 60 con comorbosità (BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva, insufficienza cardiaca, insufficienza renale cronica, ipertensione, diabete).
La prevenzione vaccinale a livello nazionale permetterebbe non solo di tutelare la salute dei pazienti, ma sarebbe anche un investimento per il SSN (Sistema Sanitario Nazionale) dato che nella stagione invernale è stressato dalla contemporanea diffusione di tre virus respiratori: influenza, Covid-19 e, appunto, Virus Respiratorio Sinciziale.
Come rimarcato dalla Prof.ssa Siquilini, presidente della SITI (Società Italiana di Igiene), «alla luce dei recenti progressi scientifici che hanno portato, dopo moltissimi anni di ricerca, all’opportunità di prevenire il RSV nell’adulto, gli Stati Uniti e quasi tutti i Paesi europei hanno aggiornato le proprie raccomandazioni in favore di questa vaccinazione negli adulti anziani e fragili. È quanto prescritto anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che, oltre all’immunizzazione dei neonati, invita a vaccinare gli adulti ad alto rischio per preservarli da forme gravi di malattia».
Per informazioni sulla vaccinazione:
Elenco Sedi vaccinali ULSS9 https://sisp.aulss9.veneto.it/index.cfm?action=sedivaccini

FONTI:
NATIONAL LIBRARY OF MEDICINE: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11627484/#:~:text=The%20new%20recommendation%20advise%20s%20that,recommended%20to%20receive%20the%20vaccine.
SISP ULSS 9: https://sisp.aulss9.veneto.it/Virus-Respiratorio-Sinciziale
UNIONE EUROPEA: https://vaccination-info.europa.eu/it/rsv
GAZZETTA UFFICIALE BUR: https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=538289#:~:text=625%20del%20%2004%2F06%2F2024%20è%20stato%20programmato%20l’,più%20ampio%20di%20Calendario%20%20di
REGIONE DEL VENETO: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/virus-sinciziale
- Share
Silvia Stefanini
Medico Chirurgo Spec. in Igiene e Medicina Preventiva, iscritta all’OMCeO di Verona. Socio SITI (Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica), EUPHA (Società Europea di Sanità Pubblica) e SIMET (Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale). Ho eseguito attività di medicina territoriale per ULSS9 Scaligera di Verona e Azienda USL Toscana Sud-Est, attualmente lavoro presso AOUI Verona. Nel percorso universitario ho ricoperto ruoli di redattrice e speaker radiofonico per uRadio, web radio dell’Università degli Studi di Siena. Collaboro come co-redattrice al blog enogastronomico Bacche di Ginepro.